mercoledì 10 marzo 2010

La costruzione della fine

















Ecco, lo guardo e non posso pensare di non ucciderlo, non me lo sento di continuare ad assisterlo, non è pietà, mi ha proprio rotto i coglioni.
L'eutanasia a me la dovrebbero praticare, assistere uno straccia cazzi inerme non lo posso sopportare, un cuscino e via.
Non capisco l'ipocrisia, se non sei autosufficiente devi morire, la mia vita non è ancora finita, stimoli continui a desiderare, a comprare, l'estensione all'infinito della giovinezza e io qui all'ospedale.
L'ho sposato per i soldi, ecco che si vendica.
Ora costruirò la sua fine, mattone su mattone toglierò il respiro dalla sua non vita.




3 commenti:

  1. scott hunt. per un raffreddore mia moglie mi ucciderà

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  2. «On ne meurt pas d'être né, ni d'avoir vécu, ni de vieillesse. On meurt de quelque chose.»
    Simone de Beauvoir, Une mort très douce

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  3. ti nomino ufficialmente mia amichetta

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