


Amico disgusto resta con me, mi affido senza far domande, i miei occhi vanno alla ricerca di immagini forti.
E non so nulla, non conosco tecniche, non interrogo il mondo per avere risposte.
Mi affido al disgusto, è il mio fiore fiorito, lo porto in omaggio a chi non si lamenta e osserva le foto attraversando il proprio vissuto.
Interrogo i miei neuroni di continuo, lamentandomi di non comprendere e di non avere i coglioni di disprezzare, (...mi sembra quindi un immagine di sguazzo nel proprio vomito, con occhi curiosi, oh beh, basta tapparsi il naso) immagino quindi di meritarmi un petalo, me lo dai?
RispondiEliminaAvanti nel tempo cadono i peli o la signora in un ultimo tentativo di recedere allo stato di bambina si è depilata completamente?
RispondiElimina(il disgusto è proporzionale a quanto ci schifa negli altri... ma se riuscirò a sorridere avrò gusto di quanto osservo di me stessa...)
Io sono una chiavica a fare fotografie e ammiro coloro che sanno cogliere l'attimo e fissarlo per sempre... il fermoimmagine di uno scampolo di vita mi affascina...
RispondiEliminaoltre a non saper fare fotografie non mi intendo di nulla, ho idee vaghe sul modo e sul perchè si fa una foto. rinascendo mi farei fotografo con anni di studi filosofici, lo sguardo deve saper vedere e cogliere il rimando
RispondiEliminaora son tutti artisti e fotografi, un'onda infinita di immagini ci travolge, salviamoci finchè siamo in tempo
disgustezza mezza bellezza
RispondiEliminaacquisterò la mia nuova fotocamera e farò le foto per ricordare i bei momenti di quando sono gggiovane
RispondiEliminavecchiezza mezza bellezza caro mio. resisti, non cedere all'acquisto, l'operazione siamo tutti artisti rinviala.
RispondiElimina...ho trovato il tuo messaggio in bottiglia in un mare di merda mentre mi accingevo con alacre baldanza a non disattendere il mio lavoro quotidiano di spalatrice. Ebbene si, figa e cazzo perdono peli, invecchiando. Il mio occhio non sa provare disgusto a certe nudità e immagini forti che non ha bisogno di cercare : dal vivo ne rimane attonito, colpito dall'abbaglio che ne provocano... da foto invece s'interoga sempre sui perchè. Insomma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Quello di cui sopra.
RispondiEliminao'keeffe comprati una delle mie analogiche!!
RispondiEliminami sa che evidentemente la cicciaecc. perda il pelo insieme al vizio più consono ai mascolini ormoni
salvami tu ritina, sei la luce dei miei occhiucci invecchiati
RispondiEliminala forma non rende l'idea ma mi piace assai quello che hai tra le dita. riferito a ritina
RispondiEliminapotremmo fare trecce di peli cazzidi e figadi persi nel tempo e rivenderli ai fotografi!!!
RispondiEliminaamore immanante) capispalla di peli intrecciati, il nostro futuro acquista un senso
RispondiEliminaekeka) sei un po' la voce della conoscenza di questo blog, la tua luce della sapienza ci illumina
quando si avranno i capelli bianchi saremo in grado di sapere se si usa la g o la c. è commovente.
RispondiEliminain fondo, molto in fondo, c'ho l'animo imprenditore.
RispondiEliminaOra che ci penso avevo un golfino pelosone, ma non mi sono mai chiesta la provenienza del materiale...
Potrebbe ora sorgermi qualche dubbio il che farebbe saltare i nostri buoni propositi perchè accusati di plagio...un po' come dolce&gabbana di noialtri!!!
0 keeffe) non è un mondo di certezze il nostro anche se certezza mezza...
RispondiEliminaamor imago)non c'è categoria più copiatrice degli stilisti, grandi o piccoli(ma sempre indecenti)tutti copiano tutti.
«I mostri sono l'aristocrazia del mondo dell'emarginazione.. Io mi adatto alle cose malmesse. Non mi piace metter ordine alle cose. Se qualcosa non è a posto di fronte a me, io non la metto a posto. Mi metto a posto io.» Diane Arbus.
RispondiEliminanon ho provato disgusto, solo tenerezza. A una certa età il bello deve venire da ben altro e una donna che si espone così, é senz'altro bella. saluti, LL
RispondiEliminaout of focus)i mostri siamo noi.
RispondiEliminalindalov) non è una mera questione estetica, dal loro volto si può risalire al dolore, e il dolore esibito a volte sembra mostruoso.
Saluti assai, Paolo.
non potrei vivere senza lamento.
RispondiEliminaC'è un bellissimo film di Lattuada tratto da un romanzo di Piero Chiara, dove un biblico Tognazzi soddisfa tre sorelle brutte, cogliendo in ognuna un tratto piacevole. Nel film, una delle sorelle, Milena Vukotic, guardando delle zucchine deformi, dice a Tognazzi questa frase: "Quanto il bello che il brutto sono il risultato di un eguale sforzo e quindi qualità raggiunte".
RispondiEliminalavinia) fammi sentire i tuoi lamenti, non soffocare il tuo grido di dolore
RispondiEliminagrande favollo) vorrrei poter dire qualcosa, mi affido a piero chiara
mi raccomando il futurismo, lascialo perdere, solo i fascisti se ne ricordano. a roma allemanno ha tagiato i fondi per il festival della fotografia ed ha annunciato una mostra sul futurismo.
RispondiEliminaosservo senza lamentarmi.
RispondiEliminaa me sembrano più ironiche che addolorate... spero di avere solo ironia quando avrò quell'età se ci arrivo... fotografo pure io... senza velleità artistiche... solo per mostrare un attimo dei miei occhi sul mondo... ognuno mette a fuoco cose diverse... paprika
RispondiElimina...è solo un modo per dire, con altre parole, ma inevitabilmente ci vuole un codice, come una chiavica in una to(p)pica...
RispondiEliminahai il mio (ap)plauso
RispondiEliminaadesso so che ho vissuto per senirti dire: vecchiezza mezza bellezza.
RispondiEliminadevo decidermi ad aprire un nuovo blog, voglio riapprezzare il gusto di soffocare per merito di un bel pompino virtuale come ai bei tempi. lussuriosezza mezza bellezza.
RispondiEliminagerico) con il APplauso mi faccio forte e mi pavoneggio
RispondiEliminayrom)Fin dagli esordi il futurismo è per sua natura politico: "Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore…" Siamo nel 1909 e Marinetti lancia già il primo proclama politico ispirato al nazionalismo. Obiettivo: l'orgoglio, l'energia e l'espansione nazionale contro i vecchi e i preti, per una rappresentanza in Parlamento che deve essere "sgombra da mummie e libera da ogni viltà pacifista". Anche in questo caso il vitalismo irrazionale è il collante e la molla delle posizioni interventiste e irredentiste di Marinetti e i suoi. Un altro elemento "politico" del primo futurismo è la guerra al parlamentarismo: "Quasi tutti i Parlamenti d'Europa - scrive Marinetti - non sono che pollai rumorosi, greppie e fogne
eridanya) perchè non apri un blog con l'anonima/o
RispondiEliminasoffocata/o, tu smisti le telefonate e lei alla fellatio. soffocatezza mezza bellezza
che folla.
RispondiEliminaquali parole avrà pronunciato durante il servizio?
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