mercoledì 22 dicembre 2010
martedì 21 dicembre 2010
sabato 18 dicembre 2010
Posa unica
il filo sottile del piacere
dell'abitudine
tic già visti
ti chiavo e ti chiaverò allo stesso modo, una fantasia malata
consolazione di un'esistenza malvissuta
tu aspetti che io faccia qualcosa di diverso,
di staordinario
ed io in modo straordinario ricalco ogni giorno precedente
è bello ucciderti mentre sei in attesa
sarò eterno ed uguale
e sistematicamente ucciderò che cerca in me il nuovo che avanza.
Lettera d' amore di Karl Valentin
Gennaio,33 Monaco 1925 e 1/2
Mio Caro Amato,
con mani piene di lacrime prendo la penna nelle mie mani e ti scrivo. Perchè da tanto tempo non mi hai più scritto, quando ancora l'altro giorno mi hai scritto che mi avresti scritto tu se non ti scrivevo io? Ieri mi ha scritto anche mio padre. Scrive di averti scritto. Ma tu non mi hai scritto una sola parola del fatto che lui ti ha scritto. Se tu mi avessi scritto almeno una sola parola sul fatto che mio padre ti ha scritto, io avrei scritto a mio padre che tu gli avresti voluto scrivere, ma che purtroppo non avevi avuto il tempo di scrivergli, altrimenti gli avresti scritto.
E' una cosa ben triste questo nostro scriverci, perchè tu non hai scritto in risposta ad uno solo degli scritti che io tu ho scritto. Sarebbe diverso se tu non sapessi scrivere, perchè allora io non ti scriverei affatto, tu invece sai scrivere però non scrivi lo stesso quando io ti scrivo. Chiudo il mio scritto con la speranza che ora finalmente mi scriverai, altrimenti questo sarà l'ultimo scritto che io ti ho scritto. Se tu però anche questa volta non mi dovessi scrivere, scrivimi almeno che non mi vuoi scrivere affatto, così se non altro saprò perchè non mi hai scritto.
Perdona la mi brutta scrittura, mi viene sempre il crampo dello scrivano quando scrivo, a te naturalmente il crampo dello scrivano non verrà mai, perchè non scrivi mai.
Saluti e baci
mercoledì 15 dicembre 2010
martedì 14 dicembre 2010
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